Gli amplificatori e la potenza
Una delle prime valutazioni che bisogna fare è la seguente:
- Quanto deve essere potente un amplificatore per l’uso che devo farne?
Infatti optare per una potenza elevata quando ad esempio dobbiamo suonare nella nostra cameretta, può essere fastidioso e dannoso. Bisogna rapportare ovviamente la potenza al tipo di spazio in cui possiamo suonare. Inoltre bisogna anche capire se preferiamo un amplificatore a batteria o meno, in quanto anche in questo caso le cose cambiano di molto.
Di seguito analizzeremo i classici tipi di amplificatori, in base alle loro caratteristiche, tra cui anche la potenza.
Amplificatore a transistor
Quando abbiamo di fronte a noi un amplificatore transistor, abbiamo a che vedere con un amplificatore con transistor bipolari nel preamplificatore e nel finale di potenza. Questi sono gli elementi base per emettere poi il suono.
Lo stadio finale di solito, a livello meccanico, viene realizzato usando dei transistor discreti, la pre-amplificazione invece viene realizzata di solito attraverso l’impiego di amplificatori operazionali come il TL72.
Un amplificatore di questo tipo, che si chiama allo stato solido, offre una risposta al segnale molto più lineare rispetto a quello di un amplificatore valvolare. Questi sono quelli molto usati nel campo musicale. Quanto appena detto potrebbe rappresentare un aspetto positivo per alcuni, ma per altri no.
Dettagli sui transistor
I transistor che presentano un valore più ridotto di tendenza alla distorsione, conferiscono all’amplificatore la caratteristica di essere più adatto all’esecuzione di musica Jazz.
Un amplificatore inoltre a transistor, da un punto di vista economico, di spesa effettiva, è molto più accessibile rispetto ad uno valvolare. Motivo per cui molti preferiscono questo tipo di acquisto. Ci sta anche da dire che le misure sono più ridotte, di conseguenza risulta più facile da posizionare e anche da portare con se. Se dobbiamo usare un amplificatore in uno spazio ampio, questo è perfetto, ma anche in uno medio grande. Risulta essere un amplificatore in genere abbastanza versatile.
Come definire un amplificatore combo o combinato
Un amplificatore combo, ovvero combinato nel vero senso della parola, propone al suo interno, strutturalmente parlando, un numero di tre componenti, ovvero:
preamplificatore,
finale di potenza,
altoparlanti.
Di solito questo tipo di amplificatore presenta una struttura in legno. Inoltre questo tipo di amplificatore, racchiudendo tre componenti in una consente una comodità maggiore per quanto concerne gli spazi. Infatti possiamo montare in meno tempo l’amplificatore e posizionarlo facilmente dove desideriamo. Però è anche vero che questo tipo di amplificatore, potrebbe anche diventare molto pesante.
Suono e potenza negli amplificatori per chitarra acustica
L’amplificatore, soprattutto per chitarra acustica, deve rispettare dei requisiti specifici. Infatti dovremmo avere un suono caldo e avvolgente, non troppo squillante, come nel caso della chitarra elettrica. Ecco il motivo per cui è difficile scegliere il modello giusto di amplificatore in tal caso.
Il suggerimento che in molti danno è quello di optare per un amplificatore che produca un suono in uscita, il più vicino possibile ai propri gusti, deve essere nel caso della chitarra acustica molto pulito, brillante, caldo. Ma alla fine queste non sono regole fisse e non variabili, possiamo anche volere un suono sporco infatti.
Soprattutto per ottenere un suono che fa al caso nostro, dobbiamo valutare la dispersione del suono. La potenza è ciò che ci interessa, la quale viene espressa in watt.
Inoltre quando scegliamo il modello di amplificatore, dobbiamo considerare anche un elemento accessorio. Ovvero la presenza o assenza di un supporto esterno – CD, lettore – per esercitarsi su una base musicale.
Cosa scegliere tra valvole o transistor in base allo spazio?
La differenza tra queste due tipologie, risiede principalmente nella tecnologia che viene usata, per ottenere un suono tendenzialmente diverso. Infatti gli amplificatori a valvole, che inoltre sono di solito i più costosi, presentano un suono in uscita molto caldo e le distorsioni se ci sono, si presentano armoniche. Quindi se amiamo dei suoni particolari, non sbagliamo a scegliere questo modello. Il suono ovviamente sarà più sporco e un po’ distorto, ma non in modo disturbante.
I migliori amplificatori della Marshall
I migliori amplificatori del marchio Marshall sono quelli da studio, il suono in uscita risulta spesso ben dosato e ci avvolge a 360 gradi. Il prezzo per questo motivo risulta spesso molto alto, questo si aggira intorno a circa 700 euro. Spesso si tratta di amplificatori combinati.
ASHDOWN: caratteristiche singolari
Esiste un amplificatore di questo marchio, il quale possiede delle caratteristiche uniche, soprattutto per il suono che deve essere emesso da un basso. Parliamo sempre del gettonato amplificatore combo. Inoltre per i bassisti che amano un peso leggero, questo prodotto fa al caso loro.
Quindi possiamo dire che il peso ed il prezzo sono i punti di forza di questo marchio.
Cosa sapere sugli amplificatori valvolari vintage
Per quanto concerne gli amplificatori valvolari vintage, i bassi sono quelli che escono in modo più marcato. Il vintage è nell’estetica e il suono dell’amplificatore valvolare è fedele e non ci delude mai. Il genere da suonare più adatto con questo tipo di amplificatore, è quello rock o hard rock.
Il peso risulta accettabile, visto che si tratta di un tipo valvolare.
Infine per quanto concerne il design, questo è davvero curato e fa una bella impressione. Il prezzo di questi modelli si può aggirare intorno agli 800 euro circa o più, vista la qualità dei materiali.
Conclusioni
Quando dobbiamo scegliere un amplificatore, sono tanti i parametri, o criteri valutativi. Primo tra questi forse è quello della potenza, che si rapporta al tipo di spazio in cui pensiamo di diffondere la nostra musica. Dopodiché si passa alla qualità sonora, e ai tipi di suono. Se amiamo un genere rispetto ad un altro, questo determina la scelta di un amplificatore valvolare, a transistor oppure combo. Di solito quest’ultimo è quello maggiormente comprato, per via delle sue caratteristiche che lo mettono in mezzo alle due grandi tipologie appena citate.